Nell’immediato dopoguerra, in un contesto economico di sviluppo e di crescente urbanizzazione, che porteranno a un radicale cambiamento dei modelli sociali, nasce Smeg. I mutati ritmi della vita cittadina, la nuova struttura dei nuclei familiari, la figura della donna lavoratrice sono le esigenze sulle quali l’azienda inizia a studiare prodotti che rispondano alle richieste di tecnologia e di rinnovamento dell’idea stessa di Casa. Gli elettrodomestici diventano oggetti da esibire come veri e propri status symbol, contribuiscono al cambiamento dei costumi perché alleggeriscono i lavori di casa e accrescono il tempo libero, trasformando le attività domestiche anche in momenti di svago.Nella seconda metà degli anni ‘50, Smeg presenta una delle prime cucine a gas dotate di accensione automatica, valvola di sicurezza nel forno e programmatore di cottura. Nel 1963 si apre la produzione della gamma lavaggio, che sfocerà nel 1970 in un’anteprima mondiale: la lavastoviglie da 60 cm con una capienza di 14 coperti. Piani cottura e forni da incasso fanno il loro ingresso a metà degli anni ’70 periodo a cui risale l’inizio della collaborazione con i più importanti architetti e designer mondiali. Negli anni ‘90 Smeg completa l’offerta produttiva inserendo a catalogo lavelli, cappe d’arredo e i frigoriferi colorati stile anni 50 destinati a diventare icone internazionali.Consolidata la propria posizione nel settore degli elettrodomestici, Smeg ha successivamente differenziato la produzione inserendo nuove divisioni professionali: prodotti per ristorazione e strumentazione per la disinfezione sanitaria.Oggi Smeg, che conserva nell’acronimo Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla, il ricordo dell’attività inizialmente svolta, è giunta alla terza generazione di imprenditori e rappresenta un gruppo internazionale presente con filiali dirette in tutti e 5 i continenti.

www.smeg.it